porco /'pɔrko/ [lat. porcŭs] (pl. m. -ci). - ■ s. m. 1. (f., raro, -a) (zool.) [mammifero domestico dei suidi con corpo tozzo e setoloso, muso allungato, coda attorcigliata: allevare, ingrassare il p.] ≈ maiale, Ⓖ porcello, suino, [adibito alla riproduzione] verro. ‖ scrofa. ● Espressioni: fig., piede (o zampa) di porco → □. 2. a. [persona moralmente riprovevole: è un vero p.] ≈ depravato, maiale, sporcaccione, suino, (region.) zozzone. b. (f. -a) (fig., spreg.) [chi si mostra poco amante della pulizia e ha un contegno indecente e licenzioso, usato spec. come epiteto ingiurioso: sei proprio un p.!] ≈ luridone, (non com.) porcaccione, (fam.) porcello, (fam.) porcellone, sporcaccione, sozzone, sudicione, suino, (region.) zozzone. ■ agg., pop. [riprovevole, non degno di considerazione e stima, anche in esclam. e imprecazioni: questa p. vita; fare il proprio p. comodo] ≈ lurido, schifoso. ● Espressioni: pop., porca (la) miseria (o, volg., puttana, pop., porco diavolo (o giuda o mondo) → □. □ piede (o zampa) di porco [tipo di leva usata per rimuovere o alzare grossi pesi] ≈ palanchino, piede di capra. ‖ grimaldello. □ porca (la) miseria (o, volg., puttana), porco diavolo (o giuda o mondo) [esclam. di disappunto] ≈ accidentaccio, accidenti, acciderba, (pop.) cacchio, caspita, (pop.) cavolo, (volg.) cazzo, dannazione, diamine, maledizione, (pop.) mannaggia, perbacco.