polveri ultrasottili
loc. s.le f. pl. Polveri presenti nell’atmosfera composte da granelli invisibili di sostanze altamente inquinanti. ◆ Particolarmente pericolose, sottolinea il direttore del programma salute e ambiente dell’Oms, Roberto Bertollini, sono le polveri ultrasottili, con diametro inferiore ai 2,5 micron: «è un particolato quasi gassoso che si può spostare anche per mille chilometri e non si deposita facilmente. Quindi è una sostanza che persiste nello spazio e nel tempo e questo spiega il motivo per cui anche quando il traffico è scarso i dati delle polveri nelle città non scendono». (Antonio Cianciullo, Repubblica, 15 aprile 2005, p. 32, Cronaca) • Civitavecchia è gelata dalla tramontana, dalla bomba carta, dal fantasma dei metalli pesanti e delle polveri ultrasottili. Ma coniugare salute e lavoro si può, basterebbe restare tutti all’erta. (Claudio Rizza, Messaggero, 7 febbraio 2006, p. 5, Primo piano).
Composto dal s. f. polvere e dall’agg. ultrasottile, ricalcando l’espressione ingl. ultrafine dust.
Già attestato nella Repubblica del 30 maggio 1996, p. 2 (Roberto Bertollini).