piddino
s. m. Iscritto o sostenitore del Partito democratico. ◆ [Leonardo] Domenici invece glissa un po’ quando si cerca di parlare, non al sindaco, ma all’uomo di sinistra, attuale piddino, che si è ritrovato a richiedere misure di emergenza riferite a categorie specifiche di persone: rom, romeni, lavavetri ed extracomunitari. (D. V., Liberazione, 30 ottobre 2007, p. 4, Politica e Società) • Scendono invece le quotazioni di Enzo De Luca, l’altro piddino accreditato di una candidatura nei giorni scorsi come legittimo erede nell’avellinese di Nicola Mancino. (R. F., Repubblica, 12 febbraio 2008, Napoli, p. V).
Derivato dalla sigla Pd con l’aggiunta del suffisso -ino2.