piangere /'pjandʒere/ [lat. plangĕre "percuotere, battersi il petto, piangere lamentandosi"] (io piango, tu piangi, ecc.; pass. rem. piansi, piangésti, ecc.; part. pass. pianto). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [versare lacrime per forte commozione, pena, o anche per sofferenza fisica] ≈ lacrimare, [di neonati] vagire. ↑ singhiozzare. ↔ ridere, sorridere. ● Espressioni: fam., fare piangere → □; fig., fam., piangersi addosso → □. b. (estens.) [essere pieni di dolore] ≈ patire, soffrire, tribolare. ↔ gioire, rallegrarsi, ridere. 2. (estens.) [di animali, emettere versi simili al pianto umano] ≈ gemere, lamentarsi, [di cani e sim.] guaire. 3. (fig.) [emettere gocce: la vite tagliata piange] ≈ gocciare, gocciolare, lacrimare, stillare, trasudare. ■ v. tr. 1. [far uscire, con l'ogg. interno lacrime: p. lacrime amare; ha pianto tutte le sue lacrime] ≈ versare. 2. (estens.) a. [manifestare dolore per un evento: p. i torti subiti] ≈ deplorare, lamentare. b. [dolersi per la morte di qualcuno o per qualcosa che si è perduto per sempre: p. una persona cara; p. il tempo perduto] ≈ (poet.) lacrimare, rimpiangere. c. [scontare con dolore o con penitenza colpe commesse: p. i propri errori] ≈ espiare, pentirsi (di, per), scontare. □ fare piangere 1. [suscitare commozione o tristezza] ≈ commuovere, rattristare. ↔ allietare, divertire, rallegrare. 2. (fig.) [dare fastidio per essere mal fatto: uno spettacolo che fa p.] ≈ disgustare, dispiacere, (fam.) fare pena (o schifo). ↔ piacere. □ piangersi addosso [lasciarsi andare all'autocommiserazione] ≈ autocommiserarsi, commiserarsi, compiangersi. [⍈ RIDERE]