perfuso
perfuṡo agg. [dal lat. perfusus, part. pass. di perfundĕre «bagnare, cospargere», comp. di per-1 e fundĕre «versare»], letter. – Asperso, cosparso: Non più perfusi del tuo fiume sacro Menano i tori ... Trofei romani a i templi aviti (Carducci). Nel linguaggio medico, di organo o tessuto che sia stato oggetto di una perfusione. In usi fig., pervaso, colmato: essere p. della grazia divina, dei doni dello Spirito Santo; o animato da un’idea, da un sentimento: il poeta, che non conosce concetti ma stati d’animo, si trova dinanzi stati d’animo perfusi di un nuovo pensiero (B. Croce).