penitenza /peni'tɛntsa/ (ant. penitenzia /peni'tɛntsja/) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitēre "pentirsi"]. - 1. (lett.) [senso di rincrescimento per un errore fatto, per un male commesso] ≈ contrizione, mortificazione, pentimento. ↔ (non com.) impenitenza. 2. (teol.) [sacramento per mezzo del quale sono rimessi i peccati commessi dopo il battesimo] ≈ confessione, riconciliazione. 3. (teol.) a. [l'espiare le proprie colpe mediante atti di privazione: fare p.] ≈ ammenda, espiazione. b. [atto di mortificazione che si affronta per espiare le proprie colpe] ≈ castigo, pena, privazione, punizione, sacrificio. 4. (estens.) a. [rinuncia imposta dai genitori ai figli che si sono comportati male: oggi per p. non guarderai la televisione] ≈ castigo, punizione. b. (gio.) [nei giochi, spec. infantili, penalità imposta a chi perde] ≈ pegno, pena. 5. (fig.) [ciò che provoca afflizione, pena: condurre una vita di p. e stenti] ≈ patimento, privazione, rinuncia, sofferenza.