paletta1
palétta1 s. f. [dim. di pala1, nel sign. 3 b, adattam. dell’ingl. pallet, che a sua volta è dal fr. palette dim. di pale «pala1»]. – 1. Piccola pala; è nome di diversi arnesi domestici in materiali varî (ferro, ottone, plastica, ecc.) usati per raccogliere o scavare: la p. per raccogliere la spazzatura. In partic., la piccola pala, tutta di ferro, con la quale si pone (o si asporta) la brace o il carbone in un camino o in una stufa: p. da brace. Anche, giocattolo per bambini, di forma analoga, un tempo di latta, oggi per lo più di materia plastica: giocare sulla spiaggia col secchiello e la paletta. Lo stesso nome è dato a un attrezzo da cucina, di legno, metallo, plastica, di varia grandezza e formato a seconda delle utilizzazioni, costituito da una parte larga e piatta (ovale, rettangolare, liscia o forata) sorretta da un manico più o meno lungo, utilizzato per mescolare, sollevare, girare cibi o pietanze: p. da dolce, p. da cucina. P. (o spesso palettina) da gelato: cucchiaino piatto di plastica o legno usato per mangiare il gelato da asporto. 2. Nella tecnica, elemento costitutivo del distributore e della girante di macchine rotative a fluido (v. pala1, n. 2 g). 3. Parte espansa a guisa di pala di cui sono forniti varî arnesi, che da essa talvolta prendono nome. In partic.: a. Il disco di lamiera fissato a un lungo manico, munito di dispositivo illuminante, usato dal capostazione per trasmettere il segnale di partenza al macchinista del treno; è detto anche paletta-segnale. Anche, arnese analogo usato dai vigili e dalla polizia della strada per regolare il traffico. Nelle gare di tiro a segno, p. di segnalazione, quella usata per indicare al tiratore il punto segnato (mediante determinata disposizione di esso sulla sagoma). b. P. di carico (nota anche col nome ingl. di pallet), piattaforma portatile, generalmente di legno, per il carico di merci varie, costituita da strisce rettangolari intervallate e sovrapposte a listelli pure intervallati fra di loro in modo da permettere l’introduzione dei bracci orizzontali dei carrelli elevatori con i quali avviene il suo sollevamento e spostamento. c. In etnologia, p. da getto, arma consistente in una clava appiattita e leggermente curvata a gomito, usata in varie zone dell’Africa nord-orient. per la cattura di piccola selvaggina. d. La parte allargata all’estremità del gambo dell’amo, che facilita la legatura della lenza all’amo stesso e impedisce la fuoriuscita del nodo. e. In alpinismo, la parte larga e leggermente concava della testa della piccozza, opposta al becco (serve a tagliare gradini quando si procede su neve dura, mentre sul ghiaccio vivo serve a rifinire e ingrandire i gradini intagliati col becco). f. L’elemento mobile dell’ago automatico usato per la formazione di tessuti a maglia. 4. In zoologia: a. La porzione appiattita, dilatata e dentata della ramificazione del palco di alcuni cervidi, come l’alce e il daino. b. Negli insetti omotteri, nome degli organi chitinosi che, posti sul pigidio, servono a spalmare un secreto sericeo dell’ano sugli scudi protettivi della corazza. c. P. vibratili, file di lunghi ciuffi di ciglia, riunite alla base, disposte lungo le coste trasversali del corpo degli ctenofori. 5. Lo stesso che pala1, per indicare il ramo appiattito del fico d’India. ◆ Dim. palettina (anche per indicare un arnese da cucina, bucherellato, per voltare e sollevare il fritto dalla padella), meno com. palettino m.; spreg. palettùccia; pegg. palettàccia.