padrona
padróna s. f. [femm. di padrone]. – Donna che, per la propria condizione o per essere la moglie del padrone, ha, come questo, il possesso o la disponibilità o la direzione e la cura della propria casa, di un negozio, di un esercizio o di altra attività (specificando: la p. di casa, della merceria, del ristorante, dell’azienda, ecc.). Per le accezioni e la fraseologia generica che ha in comune con il corrispondente masch., v. padrone (soprattutto nei sign. 2 a e 3 a, b, c). Tra gli usi che possono considerarsi esclusivi o prevalenti o caratteristici del femm.: la p. di casa (oltre al sign. consueto), donna che tiene pensione, affittacamere; iron. o scherz., serva padrona (dal titolo dell’omonima opera di G. B. Pergolesi, 1733); ant. e non sempre scherz., la mia p., mia moglie: mi son rimesso in salute, e così anche la mia p. (C. Cattaneo). Talora riferito a un uomo, per concordanza con la forma allocutiva di 3a pers. femm.: io farò Sua Maestà in poco tempo padrona di quella provincia (Della Casa). Fig., e con uso anche aggettivale, con riferimento a un soggetto femm. di cosa, per lo più astratta: non si deve permettere che la gelosia (o l’invidia, ecc.) diventi p. (o la p.) dei nostri sentimenti. ◆ Dim. padroncina (v. padroncino).