padrino
(ant. patrino) s. m. [lat. tardo patrīnus, der. di pater -tris «padre»]. – 1. Persona di sesso maschile (se donna, prende il nome di madrina) che, avendo i requisiti previsti dal diritto canonico, presenta il battezzando o il cresimando al battesimo o rispettivam. alla cresima, assumendo l’impegno di collaborare con i genitori nell’educazione spirituale del figlioccio (il nuovo Codice di diritto canonico del 1983 ha abolito la «parentela spirituale» che, fondata su un’antica tradizione recepita dal Codice di diritto canonico del 1917, si istituiva tra padrini e figliocci): la scelta del p.; essere il p. del, o fare da p. al, proprio nipote. 2. Usi estens.: a. In antropologia sociale, il membro adulto di una comunità (detto anche compadre) cui venga affidato un ruolo di patrocinio rituale nei confronti di un giovane. b. Ciascuno dei due testimoni (propr., secondo e testimone) che assistono i due duellanti in una vertenza cavalleresca: nominare, mandare i p.; fare da p. in un duello. c. Il capo di un’organizzazione di tipo mafioso. d. Personaggio autorevole e insospettabile che, spec. in campo politico, si serve del proprio potere per coprire azioni illecite e favorire i suoi protetti.