ora² s. f. [dal lat. hŏra, dal gr. ṓra]. - 1. [unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, suddivisa in 60 minuti primi] ● Espressioni: fig., fam., fare le ore piccole [fare tardi la sera] ≈ fare notte, (gerg.) tirare tardi. ↔ (fam.) andare a letto con le galline; fig., ora di porto [ritardo col quale si manifesta l'onda di marea rispetto al passaggio della Luna sul meridiano del luogo] ≈ stabilimento di porto; ora legale [disposizione di legge che anticipa di un'ora le attività di un paese per un determinato periodo] ↔ ora solare. ▲ Locuz. prep.: fig., di buon'ora [di mattina presto: alzarsi di buon'o.] ≈ di buon mattino, presto. ↔ tardi. 2. [particolare momento del giorno, determinabile in base alle ore e ai minuti trascorsi dalla mezzanotte fino ad esso: che ore sono?] ≈ ‖ orario. ● Espressioni: ogni ora (o a tutte le ore) [in modo continuato e insistente] ≈ continuamente, di continuo, giorno e notte, incessantemente, ininterrottamente, sempre, senza interruzione (o sosta o tregua). ↔ a giorni, a intervalli, a tratti, a volte, saltuariamente. ↑ mai, quasi mai; ora x [istante d'inizio di un'operazione bellica; estens., momento in cui ha inizio un fatto importante] ≈ ora zero. 3. a. [tempo opportuno e favorevole, spec. in determinate frasi e locuz.: è l'o. di finirla; non vedere l'o.] ≈ momento. ● Espressioni: fam., non vedere l'ora [essere impaziente, con la prep. di seguita da inf.: non vedo l'o. di tornare a casa] ≈ contare i minuti (per), fremere (per), non vedere il momento, [spec. con uso assol.] scalpitare (per). b. [momento importante, decisivo, spec. in determinate frasi e locuz.: è la tua o.] ≈ momento, occasione, opportunità. c. [momento finale della vita: verrà anche per te la tua o.] ≈ fine, morte. 4. a. [spec. al plur., con valore più generico, quantità di tempo: come volano le o.!] ≈ tempo. b. [spec. al plur., intervallo di tempo più o meno lungo] ≈ fase, momento, periodo, tempo.