no-coke
(no coke), s. m. e agg. inv. Chi o che è contrario alla costruzione di centrali a carbone per la produzione di energia elettrica. ◆ Dietro ai cartelli del «Comitato del no» un serpentone colorato di persone molto differenti tra loro. Ambientalisti del Wwf, medici e farmacisti, insegnanti e studenti, operatori di giustizia e avvocati. Poi, tanti slogan e balli tra i giovani dei centri sociali, le bandiere rosse dei Cobas e gli striscioni dei Disobbedienti. Sono stati loro, i «No coke», a fine corteo, a improvvisare l’occupazione dei binari. (Marino Bisso, Repubblica, 1° febbraio 2004, p. 22, Cronaca) • [tit.] «La centrale è il futuro»: in piazza il popolo del sì / Civitavecchia, 1.500 colletti bianchi e operai sfilano contro i no-coke che vogliono fermarla [testo] […] Dall’altra [parte] ci sono i «no-coke», quelli che sabato e domenica hanno bloccato l’Aurelia, e cioè ambientalisti, verdi, rifondaroli, comunisti, ma anche diessini e margheriti preoccupati per l’ambiente, l’inquinamento e i voti che si potrebbero perdere tra i civitavecchiesi. (Claudio Rizza, Messaggero, 7 febbraio 2006, p. 5, Primo piano) • «Ora bloccare il cantiere dell’Enel sarà davvero difficile»: c’è amarezza nelle parole dei portavoce del movimento «no coke», contrario alla riconversione della centrale elettrica al carbone. A Civitavecchia non ci sarà ballottaggio. Ha vinto al primo turno Gianni Moscherini (55,6% quando erano stati scrutinati 38 seggi su 53), candidato del centrodestra sostenuto anche dall’Italia dei Valori di [Antonio] Di Pietro e dall’Udeur di [Clemente] Mastella. (Paolo Foschi, Corriere della sera, 29 maggio 2007, p. 1, Prima pagina).
Dall’ingl. no-coke.