memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo nei confronti delle scienze umane), i pionieri della memetica si sono ritrovati a fare i conti con un’ovvietà che si arresta in una tautologia: la cultura si diffonde tra gli individui sovradeterminandoli, le idee che sopravvivono sono quelle più adatte a sopravvivere e così via. Poiché queste affermazioni erano già alla base delle scienze sociali, tanto da esserne le premesse metodologiche, alcuni studiosi che pure avevano preso parte all’impresa sono arrivati a considerare la memetica una scienza mai nata per davvero (Steve Pinker). (Alessandro Lolli, Treccani.it, 10 maggio 2018, Lingua italiana) • La memetica è la disciplina che si occupa dello studio dei meme e della loro diffusione, in analogia con l’evoluzionismo darwiniano. Secondo questa teoria, infatti, i meme che meglio si adattano a una situazione o a un contesto hanno le migliori chances di diffondersi e resistere nel tempo. La grande differenza è che i meme non si diffondono per via genetica ma, bensì, culturale. Questa analogia è stata utilizzata per la prima volta nel 1976 dal biologo evoluzionista Richard Dawkins, a cui si deve la nascita della memetica, un campo di studi che ha vissuto fortune alterne e che rientra ancora nella definizione di protoscienza. (Gianluca Liva, OggiScienza.it, 6 febbraio 2019, Cultura) • Da allora, sulla fine degli anni settanta, il meme e l’omonimo nome hanno vissuto una storia di alti e bassi, con più ombre che luci, dato che la memetica, ossia uno studio materialista della cultura, non ha mai effettivamente sfondato, fino all’avvento dei social media. Qui, in questo locus amoenus del sollazzo witty e intelligente, ma al contempo usbergo dei più triviali slogan, il meme ha trovato l’habitat ideale per allignare e far fiorire il cazzeggio elevato. (Alessandro Isidoro Re, Digitale.it, 11 febbraio 2019) • Proprio come il gene aveva la pretesa di essere la pietra fondante della biologia, così il meme si candida a esserlo della cultura: in complessi più o meno articolati, il meme è il modo in cui la cultura si dà e si riproduce. Anche i casi di innovazione culturale, vale a dire di discontinuità radicale, sono spiegati col modello dell’evoluzione genetica, per cui diversi meme elementari si riassemblano in composti nuovi da sembrare inauditi. Dal 1976 a oggi, la scienza teorizzata da Dawkins non si è affermata, semplicemente i meme sono apparsi. Da vago modello interpretativo della cultura, ispirato all’evoluzionismo darwiniano, la memetica si è fatta carne ed è diventata i meme, quelli di Internet (Lolli 2018: 42). (Giada Rodinò, ArtTribune.com, 25 luglio 2020, New Media).
La voce ricalca l’ingl. memetics. Già attestato nel 1998, come riportato dal GDLI (Supplemento 2009, p. 518).