giorgettiano agg. e s. m. (f. -a) Che o chi si richiama alla linea politica di Giancarlo Giorgetti. ◆ Forte dei suoi tre sindaci di fila lumbard, Varese era – anche in questo caso – una città leghista a prescindere. Eppure era da tempo che la Lega non riusciva a cambiare passo. Era indolenzita, forse schiacciata da piccole beghe interne dove il primo obiettivo del Cerchio magico erano di volta in volta i giorgettiani e poi i maroniani e poi quelli di Terra Insubre addirittura sospesi. Tutti questi, mercoledì sera, stavano in platea con l'orgoglio di chi finalmente era rientrato a casa. (Andrea Tempestini, Liberoquotidiano.it, 22 gennaio 2012) • Proprio Giorgetti ha chiamato [Guido] Guidesi a Palazzo Chigi e un segnale del possibile futuro definitivamente «non populista» della Lega, in questi giorni in cui il populismo pare in crisi anche negli Usa, è considerato anche l'arrivo di un «giorgettiano» a Palazzo Lombardia. (Alberto Giannoni, Giornale.it, 9 gennaio 2021, Milano) • Sarebbero invece pronti ad accogliere Orbán nell’Ecr. Salvini punta ad uscire dall’isolamento in Europa e oltretutto un nuovo partito spegnerebbe i sogni giorgettiani. (A.[lberto] D'A.[rgenio], Repubblica, 20 marzo 2021, p. 13, Politica) • La Lega che si presenta ai nastri di partenza delle elezioni del 25 settembre sembra essere ancora saldamente in mano a Matteo Salvini: le liste depositate ieri certificano chiaramente che l’ex ministro dell’Interno ha in mano le chiavi del partito e non intende rischiare di rivivere l’incubo, culminato nell’adesione “forzata” al governo Draghi, di essere il segretario di una Lega a trazione giorgettiana. (ProvinciadiVarese.it, 24 agosto 2022, Elezioni) • La minaccia di lasciare è un classico del canovaccio giorgettiano con l'approssimarsi delle Finanziarie, ed era scontato che Meloni lo rassicurasse e concordasse sulla linea da seguire. (Francesco Verderami, Corriere della sera, 9 settembre 2023, p. 9, Primo piano) • Non è per tutti il regno dei cieli e neppure il tempo di Giorgetti. Esistono i “giorgettiani”? Esistono. È uno speciale ordine. Sono i praticanti che vogliono un lembo del ministro “penitenziale”. Se ne possono descrivere almeno due e agli occhi sembravano due amministratori delegati, forse direttori generali di una società partecipata. Profumavano di colonia. Avevano scarpe con la fibbia, i pantaloni con il risvolto. La fede di Giorgetti è nota come è nota la sua assenza di coraggio, la capacità indiscutibile di ricevere le piaghe, lasciarsi offendere, lamentarsi, accettarle. Ha partecipato alla fondazione della Lega con Umberto Bossi e oggi è ancora il vicesegretario di Salvini. (Carmelo Caruso, Foglio.it, 9 aprile 2024, Politica).
Derivato dal nome proprio (Giancarlo) Giorgetti con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato come agg. («leghisti di rito giorgettiano») nel quotidiano «La repubblica» del 24 dicembre 2010, sez. Milano, p. 2 (l. a.).