negativa
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. negativo; il sign. 2 ricalca l’ingl. negative e il fr. négative]. – 1. a. L’atto del negare, soprattutto nelle locuz. mettersi, stare, tenersi, mantenersi sulla n., persistere nel negare. b. ant. Proposizione negativa, dichiarazione o risposta con cui si nega qualche cosa: mere asserzioni o negative di fatti particolari (Beccaria); anche opposizione, disapprovazione; in grammatica, particella negativa (o avverbio negativo), negazione: la negativa «non». 2. In fotografia, negativa (o anche negativo s. m.), la pellicola (o lastra) fotografica che, essendo stata impressionata e avendo subìto il processo di sviluppo, presenta immagini con i valori tonali invertiti rispetto al soggetto, in quanto l’annerimento dell’emulsione sensibile è proporzionale all’intensità della luce che la impressiona, cosicché alle parti più scure del soggetto corrispondono quelle più chiare (e trasparenti) dell’immagine, e viceversa; nelle negative a colori, all’inversione dei toni si accompagna l’inversione cromatica, per cui i colori del soggetto sono sostituiti dai loro complementari. In contrapp. a negativa, si parla di copia o immagine positiva per indicare la normale fotografia del soggetto ottenuta, con gli usuali procedimenti di stampa, a partire dalla negativa.