morchia
mòrchia s. f. [lat. *amŭrcŭla, dim. di amurca (dal gr. ἀμόργη) «morchia»]. – 1. Residuo dell’olio di oliva dopo chiarificazione, dal quale, per ebollizione in acqua, cottura al forno o trattamento con acido solforico, si ricava un olio molto acido e scadente, usato per la preparazione di saponi e come lubrificante, mentre la parte solida viene utilizzata come concime. 2. a. Grasso per veicoli agricoli, spec. carri, fatto con la morchia dell’olio: dare la m. ai mozzi delle ruote; sporcarsi di morchia. b. Qualsiasi sedimento grasso e catramoso: pulire la pipa dalla morchia. c. Morchia degli olî minerali, sedimento melmoso, grasso e di colore scuro che si deposita sul fondo dei serbatoi o si forma in certe lavorazioni. d. Morchia delle vernici, fanghiglia che decanta da una vernice. 3. In senso fig., rifiuto, difetto, vizio: siamo considerati la m. dell’umanità. ◆ Pegg. morchiàccia; accr. morchióne m. (v.).