mini-rimpasto
s. m. Cambiamento parziale operato all’interno di una compagine governativa. ◆ il presidente [indonesiano Abdurrahman] Wahid […] ha ventilato l’ipotesi di effettuare un mini-rimpasto di Governo qualora personaggi dell’attuale esecutivo «dovessero essere condannati per aver commesso reati». (Sole 24 Ore, 18 gennaio 2000, p. 5, Mondo) • Mini-rimpasto di governo in Argentina. Come aveva promesso, il presidente [Fernando] De la Rua […] ha formato una amministrazione di basso profilo. (Manifesto, 30 ottobre 2001, p. 12, Mondo) • chi convincerà Nicola Latorre (capolista al Senato, dalla cui opzione dipende l’ingresso o meno a Palazzo Madama di [Alberto] Tedesco) a scegliere la Basilicata, dopo che è stato firmato un accordo nel partito nazionale e dopo anni di battaglie vincenti coi suoi elettori pugliesi? Infine, perché firmare una «cambiale in bianco» a favore di [Nichi] Vendola e farsi carico di un problema, quello del mini-rimpasto in giunta, che dovrebbe essere lui a risolvere? (Bepi Martellotta, Gazzetta del Mezzogiorno, 19 aprile 2008, p. 9, Puglia & Basilicata).
Composto dal confisso mini- aggiunto al s. m. rimpasto.
Già attestato nella Repubblica dell’11 luglio 1984, p. 3, Politica (Gianluca Luzi), nella variante grafica minirimpasto.