maximanovra
(maxi-manovra), s. f. Manovra economico-finanziaria di rilevante entità. ◆ Bill Clinton scettico sull’accordo tra il premier giapponese Keizo Obuchi e l’opposizione per una maxi-manovra da 320 mila miliardi di lire. (Foglio, 21 novembre 1998, p. 1, Prima pagina) • Fu la manovra «tradizionale» a dare il meglio, con il Governo di Romano Prodi (responsabile del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi) quando, tra il ’96 e il ’97, il deficit fu più che dimezzato in un solo esercizio consentendo all’Italia di entrare senza ritardi nel club della moneta unica. O a imprimere nel ’93, con la maxi-manovra da 93mila miliardi del primo Governo di Giuliano Amato, la svolta che salvò il Paese dalla bancarotta. (Sole 24 Ore, 10 novembre 2000, p. 6, Commenti e Inchieste) • [tit.] Rink Piné, entrano altri comuni / Sì alla «maximanovra» da 4 milioni di euro / Baselga di Piné, il consiglio destina la variazione di bilancio ai lavori pubblici (Adige, 1° giugno 2007, p. 43, Cronaca di Pergine).
Composto dal confisso maxi- aggiunto al s. f. manovra.
Già attestato nella Repubblica del 7 ottobre 1990, p. 46, Settimana finanziaria (Massimo Giannini).
V. anche manovrona, supermanovra.