massacrare
v. tr. [dal fr. massacrer; v. massacro]. – 1. a. Uccidere, mettere a morte, trucidare in modo brutale e violento un gruppo o un gran numero di persone o di animali, che siano per lo più in condizione di non potersi difendere: la fortezza fu espugnata e i difensori barbaramente massacrati; più genericam., fare strage: gregge massacrato da un branco di lupi. In usi enfatici, uccidere in modo efferato anche una singola persona: entrati a forza nel palazzo, i rivoltosi massacrarono il governatore; essere massacrato a colpi di scure. b. Per iperbole, percuotere con violenza, rudemente, riducendo in cattive condizioni: m. di pugni, di calci, di legnate; l’hanno massacrato di botte, o a furia di botte. 2. fig. a. Stremare, logorare fisicamente: la fatica della salita mi ha massacrato; è un lavoro che finirà col massacrarlo. b. Rovinare, ridurre (un oggetto) in pessime condizioni: come fai a m. così i vestiti (o le scarpe, i tuoi libri, ecc.)?; e con sign. affine a maltrattare, cioè sciupare, rovinare: m. la grammatica, la sintassi, con un pessimo uso; m. una sonata, una sinfonia, con una pessima esecuzione. ◆ Part. pres. massacrante, anche come agg. (v. la voce).