martinetto
martinétto s. m. [der. del nome proprio Martino; cfr. martinello]. – 1. ant. Congegno usato un tempo per tendere la balestra, detto più comunem. martinello (v.). 2. Nell’attrezzatura dei velieri (spec. nei sec. 15°-17°), altra denominazione dell’amantiglio dei pennoni, costituito da un sistema di cavi collegati e tesati in successione da uno o più particolari bozzelli di grosse dimensioni (detti mocche di ragna). 3. Macchina, detta anche, meno spesso, martinello, impiegata per il sollevamento, fino a un’altezza limitata, di grossi carichi (soprattutto autovetture, carri ferroviarî); se di piccole dimensioni, è comunem. chiamata cric. In partic., m. a vite, che può essere costituito da una madrevite fissa, all’interno della quale si fa ruotare per mezzo di una leva una vite d’acciaio, che avanzando solleva il carico: oppure da una vite che, fatta ruotare per mezzo di una manovella, eventualmente tramite opportuni ingranaggi di riduzione, determina lo spostamento della madrevite, la quale agisce a sua volta sul carico da sollevare (di questo tipo è il cric per autovetture). M. idraulico, consistente in un cilindro in cui scorre un pistone che viene mosso mediante un liquido (olio o acqua) spinto nella camera di compressione tra cilindro e pistone mediante una pompa a stantuffo azionata a mano o a motore: un’apposita valvola permette di scaricare il liquido dalla camera consentendo il movimento in senso opposto del pistone.