manutengolo
manutèngolo s. m. (f. -a) [der. semidotto della locuz. tener mano]. – Chi tiene mano a malviventi, aiutandoli in azioni illecite o delittuose senza avervi parte determinante: sono stati arrestati i rapinatori e i loro m.; i poveri ladri erano derubati a man salva dall’infame genia dei ricettatori e dei m. (Papini). Per estens., chi favoreggia altri nel compimento di attività o imprese giudicate comunque condannabili moralmente o idealmente: seppi che Spiro era stato sostenuto in carcere come m. della mia fuga (I. Nievo); anche, mezzano, ruffiano.