malafede
malaféde (o 'mala féde') s. f. (solo al sing.). – Nel linguaggio com., la condizione di chi inganna consapevolmente (il contrario di buona fede): la sua m. sarà smascherata; essere in m.; parlare, comportarsi in malafede. Più precisamente, nel linguaggio giur., comportamento malizioso posto in essere nella consapevolezza di discostarsi dalle comuni regole sociali di lealtà e di correttezza e di poter così pregiudicare gli interessi e persino i diritti altrui (differisce dalla frode, che è volontà d’ingannare, in quanto manca dell’elemento attivo necessario a porre in essere l’inganno, e dal dolo, consistendo questo nell’adozione di raggiri diretti a carpire il consenso all’altro contraente, causando quindi, al contrario della malafede, l’annullamento del contratto).