legittimazione
legittimazióne s. f. [der. di legittimare]. – 1. In genere, l’atto di riconoscere e dichiarare legittimo, e per estens. valido, autentico; meno com., giustificazione. 2. In senso più strettamente giuridico: a. L. di un figlio naturale, attribuzione della qualità di figlio legittimo a un figlio nato fuori del matrimonio, mediante susseguente matrimonio dei genitori o per provvedimento del giudice. b. In diritto processuale civile, l’idoneità giuridica ad essere soggetto attivo o passivo del rapporto dedotto in giudizio (detta, con espressione lat., legitimatio ad causam), o ad esercitare diritti in un processo, a stare cioè in giudizio (l. processuale o, con espressione lat., legitimatio ad processum). c. Titolo, o documento, di l., quello che ha la funzione di identificare la persona avente diritto a una prestazione oppure a consentire il trasferimento del diritto senza la forma della cessione, e quindi come prestito improprio (ne è un esempio il biglietto d’ingresso a un teatro).