legato2
legato2 s. m. [dal lat. legatus, der. di legare2]. – Con sign. generico, e con riferimento soprattutto all’antichità e al periodo rinascimentale, più raram. a tempi moderni, funzionario inviato, per incarico temporaneo, a rappresentare uno stato o un sovrano; sinon. quindi dei termini oggi più com. inviato, rappresentante, delegato, oppure ambasciatore, agente diplomatico e simili. Nel mondo romano, con maggiore varietà di accezioni, era detto legatus sia il funzionario inviato dal senato e poi dall’imperatore ai magistrati che reggevano le province lontane (con speciale incarico diplomatico, o con funzione di rappresentanza, o come coadiutore nel governo della provincia, talora come governatore esso stesso), sia il plenipotenziario inviato a concludere la pace con altro stato, sia il luogotenente di un generale; fu anche titolo di funzionarî di minore importanza. Oggi il termine rimane in uso quasi soltanto nella diplomazia pontificia, per designare i rappresentanti del papa (l. pontifici o assol. legati) presso sovrani e stati indipendenti o presso autorità ecclesiastiche locali, con incarico specifico e temporaneo; e legati a latere sono chiamati i cardinali delegati a rappresentare il pontefice in un congresso eucaristico o in cerimonie religiose o civili di particolare importanza che si svolgono in uno stato determinato. Nello Stato Pontificio era detto cardinale l. il cardinale che esercitava la funzione di governatore in una delle legazioni.