globar
‹ġlë'ubaa› s. ingl. [comp. di glo(w) «splendore» e bar «sbarra»], usato in ital. al masch. – Sorgente luminosa costituita da una sbarretta di carborundum che, riscaldata elettricamente a 1200-1300 °C, emette radiazione, approssimatamente, come un corpo nero.