garantire
(raro garentire) v. tr. [dal fr. garantir; v. garante e cfr. guarentire] (io garantisco, tu garantisci, ecc.). – 1. a. Vincolare un proprio bene a garanzia dell’adempimento di un’obbligazione propria o altrui; impegnarsi col proprio patrimonio a intervenire qualora l’obbligato non adempia: g. il rimborso di un credito con ipoteca; g. per il debitore principale. Nel rifl., garantirsi, procurarsi delle garanzie, assicurarsi contro un eventuale danno o contro il rischio insito in un’attività economica, in un contratto, ecc., prendere precauzioni: per garantirmi da (o contro) ogni possibile fraintendimento, gli ho scritto una lunga lettera. b. Nei contratti di compravendita, assicurare l’acquirente del perfetto funzionamento dell’oggetto venduto, impegnandosi a ripararlo o a sostituirlo gratuitamente qualora, entro un periodo determinato, esso riveli difetti di fabbricazione: g. un orologio, un’automobile; il televisore è garantito per sei mesi. 2. a. Assicurare, rendere sicuro: firmare un trattato che garantisca la pace tra i due paesi; l’esercizio delle libertà democratiche è garantito dalla Costituzione; superando brillantemente il concorso, si è garantito un posto fisso; meno com., oggi, con il sign. di proteggere, salvaguardare: g. da un inganno, da un’offesa; il diritto d’asilo garantiva chi si fosse rifugiato in un luogo sacro dalla vendetta privata e anche dall’azione della giustizia. b. Dare per certo quanto si afferma o si promette, assumendosene la responsabilità: ti garantisco che le cose stanno proprio così; mi ha garantito di avere lui la somma necessaria; g. un guadagno, la perfetta esecuzione di un lavoro; e chi mi garantisce che poi egli approvi il mio operato?; il medico mi ha garantito la guarigione in poche settimane; un trattamento che garantisce la ricrescita dei capelli. ◆ Part. pass. garantito, anche come agg. (v. la voce).