fune
s. f. [lat. fūnis]. – 1. Corpo flessibile, di forma cilindrica estesa in lunghezza, costituito da un insieme di fili di determinata forma e materiale, variamente avvolti o intrecciati fra loro in maniera da costituire un tutto unico e compatto, resistente alla trazione; è in genere sinon. di corda, di cui non ha però gli usi estens., e indica in genere corde di una certa grossezza, sia metalliche (per es., le f. dell’ascensore), sia di fibre vegetali o artificiali (la f. del pozzo, delle campane; legare con una f., ecc.); nel linguaggio marin., sono più usati i sinon. cavo o cima. Nella tecnica, si distinguono varî tipi, in base alle caratteristiche di costruzione (elementi costitutivi, avvolgimento, ecc.): tra i più noti, le f. spiroidali, formate da varî strati di fili avvolti a elica intorno a un’anima generalmente d’acciaio, le f. a trefoli, formate da uno strato di trefoli, in numero variabile da 3 a 8, ma ordinariamente 6, avvolti intorno a un’anima centrale quasi sempre di fibra, le f. piatte o a nastro, ottenute dall’accostamento di più funi a trefoli tenute insieme da una cucitura, le f. intrecciate, costituite da trefoli intrecciati tra loro e avvolti a elica, ecc. Con riguardo alla funzione e all’uso: f. portante, quella metallica e fissa sulla quale scorre il carrello cui è appeso il veicolo negli impianti di funivie, teleferiche, e sim.; f. traente, quella che negli stessi impianti serve alla trazione dei vagoncini; funi di sospensione, quelle che collegano la navicella all’involucro di un aerostato; f. di guardia, quella, di acciaio zincato, che collega tra loro le sommità dei pali di sostegno di una linea di trasmissione di energia ad alta tensione, ecc. 2. Locuz. particolari e usi fig.: salita alla f. o alle f., in ginnastica, esercizio di arrampicata; tiro alla f. o della f., esercizio popolare di forza e di resistenza eseguito fra due squadre di tiratori in gara che, impugnando i due capi di una fune, cercano di vincere l’una la resistenza dell’altra puntando i piedi a terra e tirando la corda a sé; attaccarsi alle f. del cielo, ricorrere a qualsiasi mezzo, anche dannoso, far l’impossibile pur di riuscire, di difendersi, di salvarsi, ecc.: produce frivolissime scuse, cerca di attaccarsi alle f. del cielo (Galilei). Per altre locuz. fig. (essere con la f. al collo, tagliare la f., ecc.) è molto meno com. di corda; e molto meno com. di corda è anche nei sign. di tormento e di pena. ◆ Dim. funicèlla, meno com. funicina, ant. funicèllo m. (v.).