fibrillazione
fibrillazióne s. f. [der. di fibrillare2]. – 1. a. Nel linguaggio medico, particolare alterazione della contrattilità di organi a struttura muscolare: f. muscolare, rapide contrazioni cloniche di singoli fasci di fibrille muscolari, espressione per lo più di lesioni midollari; f. atriale, profonda alterazione, permanente o accessionale (f. parossistica) della contrattilità del miocardio atriale, con conseguente completa alterazione del ritmo cardiaco (aritmia totale o delirium cordis), di cui sono causa più frequente le lesioni anatomiche delle pareti atriali; f. ventricolare, gravissima incoordinazione delle pulsazioni dei ventricoli del cuore, che può essere provocata da gravi traumatismi toracici, da scariche elettriche, da forti intossicazioni, e può osservarsi nei periodi agonici o nel corso di interventi chirurgici sul cuore. b. fig. Stato di nervosismo e agitazione grave: il governo è in fibrillazione. 2. Nell’industria tessile, procedimento che consiste nel fendere, mediante azione chimica o meccanica, un film o un nastro di materiale sintetico in modo da ottenere fibre senza passare per i procedimenti convenzionali.