eufemia
eufemìa s. f. [dal gr. εὐϕημία, comp. di εὖ «bene1» e ϕημί «dire»]. – 1. In origine, il silenzio rituale che, presso gli antichi Greci, si doveva osservare durante la preghiera e il sacrificio, per evitare parole che sarebbero state di cattivo augurio. 2. Figura retorica, consistente nella sostituzione di una parola propria con altra di significato attenuato, per scrupolo religioso o morale o per riguardi sociali; meno com. di eufemismo.