escluso
escluṡo agg. [part. pass. di escludere]. – Lasciato fuori, cioè non ammesso (in un gruppo, in una serie, ecc.), non riconosciuto o accettato, e sim. (v. escludere): essere e. dal sorteggio, dai concorsi; ritenersi e. a torto dalla partecipazione a un diritto; è esclusa un’ipotesi simile; con valore neutro, nelle frasi è escluso che ..., è impossibile, o improbabile, e al contr. non è escluso che ..., può darsi che: è escluso che sia stato lui; non è escluso che io possa venire. Con uso sostantivato: gli e. dal sorteggio presenteranno ricorso. In filosofia, principio del terzo escluso, principio fondamentale della logica aristotelica, dopo quelli di identità e di non-contraddizione (di cui è una esplicitazione), secondo cui tra due proposizioni contraddittorie l’una è vera e l’altra è falsa, ed è esclusa una terza ipotesi: o A è uguale a B oppure A non è uguale a B, e si deve escludere, per evitare contraddizione, ogni medio (donde anche principio del medio escluso).