epigono
epìgono s. m. [dal gr. ἐπίγονος, propr. «nato dopo», comp. di ἐπί «sopra, dopo» e tema di γίγνομαι «diventare, nascere»]. – 1. Nome dato dapprima, nella mitologia greca, ai figli dei 7 principi che combatterono contro Tebe (per vendicare i padri, rinnovarono la guerra 10 anni dopo, sotto la guida di Alcmeone, figlio di Anfiarao), e quindi esteso a indicare i figli dei diadochi. 2. fig. a. Seguace, imitatore; usato spec. al plur. per indicare gli scrittori e gli artisti che ripetono in maniera superficiale, e senza elaborazione autonoma, le idee o i modi di un predecessore importante. b. Meno com., al plur., i discendenti (di solito con allusione al minor valore di essi rispetto agli antenati): la morta gente, o epigoni, fra noi non torna più! (Carducci).