empowerment
s. m. inv. Accrescimento di potere, miglioramento. ◆ I Governi devono anche assicurare che la crescita e i mercati lavorino a favore dei poveri, attraverso tre tipi di processi, guidati dai concetti di 1) opportunità […], 2) sicurezza […], 3) empowerment (mettere i poveri in condizione di partecipare al processo politico, cosicché le loro priorità contribuiscano a formare l’azione pubblica). (Nicholas Stern, Sole 24 Ore, 5 luglio 2000, p. 7, Commenti e Inchieste) • L’interpellanza, firmata anche da deputate della Casa delle libertà, chiede, tra l’altro, «il ripristino dell’Ufficio Donne e sviluppo, dotandolo di risorse umane e mezzi finanziari adeguati per avviare progetti di azioni positive, per l’empowerment delle donne e per integrare una prospettiva di genere in tutti i programmi e progetti di cooperazione allo sviluppo». (Giuliana Sgrena, Manifesto, 21 gennaio 2004, p. 7, Società) • [Jeremy] Rifkin sostiene che urge «dar potere a chi non ce l’ha», perché gran parte dell’impotenza di fronte al disastro climatico nasce da un’assenza di empowerment, di conferimento di poteri. Ogni cittadino, ogni sindaco deve sapere che, da solo, può contribuire alla rivoluzione. Non basta certo la coscienza del singolo - il governo comune dei mali è più che mai indispensabile - ma con piccoli gesti si può estendere l’influenza democratica della società civile. (Barbara Spinelli, Stampa, 4 febbraio 2007, p. 1, Prima pagina).
Dall’ingl. empowerment.
Già attestato nella Repubblica del 24 giugno 1994, Affari & Finanza, p. 2 (Barbara Stefanelli).