Efsa
s. f. inv. Acronimo dell’ingl. European food safety authority, Autorità europea per la sicurezza alimentare, con sede a Parma. ◆ La sede di Parma dell’European Food Authority (Efsa) potrà disporre di un budget annuo di 40 milioni di euro e impiegherà all’inizio 255 persone, che diventeranno 330 in un triennio. L’obiettivo è creare un organismo indipendente, capace di fornire al legislatore comunitario pareri scientifici credibili, frutto delle informazioni più attuali raccolte nel confronto coi centri scientifici europei e internazionali, e in grado di mediare in caso di dissensi tra Stati o istituzioni, di allertare e informare i cittadini e soprattutto di prevenire crisi alimentari. (Sicilia, 14 dicembre 2003, p. 6, Esteri) • Un pollo su quattro allevato in Europa è affetto da salmonella. […] Secondo l’Efsa le infezioni dovute alla salmonella hanno colpito nel 2005 oltre 176 mila persone, cioè 38 ogni centomila. Provocano gastroenteriti di varia intensità che, in alcune categorie particolarmente fragili come i bambini e gli anziani, possono essere mortali, soprattutto se non si interviene rapidamente con gli antibiotici. (Marco Zatterin, Stampa, 4 aprile 2007, p. 24, Cronache Italiane) • Paola Tesori Coggi, direttore generale per la salute e protezione dei consumatori della Commissione europea un anno fa ha chiesto all’Efsa una nuova valutazione, dopo i pareri espressi già nel 1999 e nel 2003. La risposta, prevista per il maggio 2008, è però slittata di qualche mese. L’auspicio degli addetti ai lavori è che venga resa obbligatoria la presenza sulle etichette delle avvertenze e delle modalità d’uso. (Roberto La Pira, Corriere della sera, 8 giugno 2008, p. 56).