degenerazione
degenerazióne s. f. [dal lat. tardo degeneratio -onis]. – 1. Il degenerare, l’avere degenerato, come pervertimento morale o, più genericamente, come passaggio da uno stato originario a una condizione peggiore: d. di un popolo, di un individuo; la d. dei costumi; d. dell’arte, della musica, della letteratura, del cinema, del teatro; la d. di una discussione in una lite furiosa. 2. Nelle scienze biologiche: a. Processo di degradazione fisica o psichica subìto da singoli individui o da popolazioni animali e da varietà vegetali; d. ereditaria, quella che si produce per effetto di un inincrocio troppo stretto, che porta in omozigosi alleli recessivi sfavorevoli, oppure per ibridazioni con individui di altre linee o varietà non selezionate per gli stessi caratteri. b. Alterazione strutturale, morfologica o chimica, subìta da organi, tessuti o cellule (animali o vegetali) per effetto di vari fattori: d. mielinica, d. amiloide, d. fibrinoide, ecc. 3. In fisica, processo che porta a uno stato degenere e, anche, condizione di una grandezza allo stato degenere: d. della materia, la condizione della materia allo stato degenere. 4. In elettrotecnica ed elettronica, sinon. di reazione negativa, o controreazione.