coronare
v. tr. [lat. corōnare] (io coróno, ecc.). – 1. a. Cingere di corona: c. d’alloro un poeta; anche rifl.: coronarsi di edera (come usavano gli antichi nei banchetti). Con questo sign., nella forma attiva è più usato incoronare, soprattutto riferito a re, imperatori. b. fig. Investire di una potestà: Per ch’io te sovra te corono e mitrio (Dante). c. estens. Cingere, circondare: il castello è coronato di merli; le colline che coronano tutt’intorno la valle. 2. fig. a. Compiere, terminare, dar degno compimento: finora vi siete portata egregiamente: oggi si tratta di coronar l’opera (Manzoni); il fine corona l’opera, traduz. del detto lat. finis coronat opus; compensare, premiare: le sue fatiche sono state coronate da successo. b. letter. Riempire fino all’orlo: di vino l’urne Coronaro i donzelli (Pindemonte). V. anche incoronare, n. 2 c. ◆ Part. pass. coronato, anche come agg., e con accezioni partic. (v. la voce).