cieffeelle
(ci-effe-elle), s. m. e f. e agg. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Cfl, Contratto di formazione e lavoro; per estensione, chi è assunto con tale contratto o a esso relativo. ◆ A molti di quelli con le bandiere blu, il nocciolo duro del sindacato autonomo particolarmente potente tra gli autisti, le dichiarazioni di [Sandro] Biasotti bruciano anche politicamente, visto che da qui escono parecchi voti per il centrodestra. O meglio, uscivano. «Erano in tanti a dire che quello, la prossima volta, i voti se li scorda» raccontano i lavoratori riferendo chiacchiere di rimessa e di officina. «Dice che guadagniamo troppo? Ah, certo: 23 mila euro lordi l’anno, con una ventina di ore di straordinario e due riposi lavorati al mese. Troppo? E i ragazzi cieffeelle, quelli assunti con la formazione lavoro, quelli che prendono 830 euro al mese, guadagnano troppo? E quanto guadagnano i governatori?» (Donatella Alfonso, Repubblica, 12 giugno 2003, Genova, p. II) • [tit.] Ecco i ci-effe-elle, tranvieri ragazzini che hanno messo a piedi la città / Un lavoro precario e i turni peggiori per 850 euro al mese [testo] Sono i ci-effe-elle: contratto di formazione e lavoro. […] Adesso che la rabbia dei ci-effe-elle è esplosa, trainata e organizzata dai colleghi più anziani, dai veterani che mal sopportano il new deal aziendalista dell’Atm, i milanesi -- passata l’onda della stratosferica incavolatura di lunedì -- stentano a capire cosa accada sui «loro» tram. (Luca Fazzo, Repubblica, 3 dicembre 2003, p. 9).