chatbot
s. f. inv. Programma informatico capace di interagire vocalmente con l’utente. ◆ [tit.] Quando in Rete risponde il robot / Le chatbot utilizzate dalle aziende come assistenti virtuali. Ma anche per adescare gli utenti sui siti porno [testo] […] Federica77 non è una ragazza reale: si tratta invece di una specie di chatbot, e nemmeno molto raffinata. In altre parole, un programma in grado di sostenere una conversazione. Qualcuno, per fini poco leciti, ha scelto questo modo spicciolo ed economico per adescare qualche improvvido frequentatore di siti a luci rosse. In realtà, le chatbot (il neologismo nasce dall’unione tra chat e robot), sono state create per scopi totalmente diversi. Su Internet non è difficile trovarne forme più o meno evolute, di solito con sembianze femminili. (Germano Antonucci, Corriere della sera, 23 febbraio 2004, p. 28) • Sono macchine. O meglio chatbot: programmi per computer in grado di «apprendere» e sviluppare una propria intelligenza, mentre dialogano con gli esseri umani. Riuscendo, almeno per qualche minuto, a spacciarsi per gente in carne e ossa. Memorizzano cioè parole e frasi di ogni conversazione, per farne uso nelle conversazioni seguenti, verificandone l’effetto e affinandone di passo in passo la correttezza. Imparando dagli errori. Sono i prototipi dei personaggi virtuali che presto ci faranno da ciceroni in musei e grandi magazzini, serviranno da alter ego alle celebrità o terranno compagnia a chi è troppo solo. (Paolino Accolla, Repubblica, 25 settembre 2006, Affari & Finanza, p. 25).
Dall’ingl. chatbot, a sua volta composto dai s. chat e (ro)bot.