bollo1
bollo1 s. m. [der. di bollare]. – 1. Impronta, in rilievo, lasciata da un marchio metallico o sigillo portante sopra una superficie piana un disegno inciso: b. a secco; anche l’impronta lasciata da un timbro opportunamente inchiostrato: b. a inchiostro, b. a umido; b. postale, per annullare il francobollo. Oltre che su carta, il bollo può essere impresso su altra materia; per es., su oggetti d’argenteria, per attestarne la provenienza ed eventualmente la data di fabbricazione; particolare importanza hanno, in archeologia, i bolli impressi su mattoni e altri manufatti di terracotta (i cosiddetti b. laterizî). B. di circolazione, contrassegno di carta che attesta l’avvenuto pagamento della tassa di circolazione per i veicoli e i natanti per i quali la tassa è prescritta. 2. L’utensile che serve a imprimere il bollo (sigillo o timbro). 3. ant. Marchio impresso, come infamia, sulle carni dei condannati; quindi, b. d’infamia, marchio d’infamia. 4. Marchio apposto, in corrispettivo del versamento di una somma, dallo stato o in suo nome su un documento per attestarne un determinato requisito di validità, pubblicità, valore o altro, o solamente per indicare che una determinata tassa è stata pagata; i fogli destinati a ricevere determinati atti bollati preventivamente costituiscono la carta bollata o da bollo, che è stata per molto tempo la forma principale per la riscossione delle cosiddette tasse di bollo, in molti casi con natura d’imposte indirette, e dovute su atti civili, commerciali, amministrativi, giudiziali e stragiudiziali e altri documenti indicati dalla legge. Attualmente la tassa viene riscossa mediante applicazione, sul documento, di apposita marca da bollo (originariamente in forma di francobollo ma che si avvia progressivamente ad essere sostituita da un tagliandino adesivo stampato da un apposito terminale). 5. region. Francobollo. ◆ Dim. bollino (v.).