Berlusconomics
(Berluscanomic), s. f. inv. (iron.) La concezione dell’economia propria di Silvio Berlusconi. ◆ Può darsi che i «sommersi» ritengano conveniente emergere in una fase in cui brilla in cielo la calda luce della «Berluscanomic». Personalmente non credo ai miracoli ma non escludo che la fede possa produrli. Perciò aspettiamo. (Eugenio Scalfari, Repubblica, 1° luglio 2001, p. 13, Commenti) • Il programma economico si basava sulla teoria che i tagli delle tasse stimolano la crescita economica, generano redditi più alti e fanno quindi scomparire il deficit. La «Reaganomics» ha ispirato anche la «Berlusconomics» e infatti il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha subito elogiato la riforma fiscale di [Ronald] Reagan. (Elysa Fazzino, Secolo XIX, 7 giugno 2004, p. 2, La morte di Reagan) • Sull’euforia della popolarità ritrovata (gli indici di gradimento gli assegnano il 58% contro il 28% di [Romano] Prodi) i suoi, quindi, stanno elevando Berlusconi dal rango di Capo a quello di Profeta. [Gianni] Baget Bozzo, ad esempio, fa risalire l’intuizione politica del «berlusconismo» al calcio: […] L’ex-rettore della Bocconi, Carlo Secchi, azzarda il termine Berlusconomics. (Augusto Minzolini, Stampa, 19 gennaio 2007, p. 38, Società e Cultura).
Composto dal nome proprio (Silvio) Berlusconi e dal s. ingl. economics.
Già attestato nel Corriere della sera del 25 marzo 1994, p. 19 (Marco Cecchini).