baco2
baco2 s. m. [etimo incerto] (pl. -chi). – 1. Nome generico con cui sono indicati, soprattutto in Toscana, i vermi in genere e spec. quelli intestinali (ossiuri e ascaridi), o le larve dei varî insetti che vivono nella farina e nella crusca, che guastano le frutta, il formaggio, la carne, ecc.; b. gianni o b. gigi, fam. scherz., quello delle pere e delle ciliegie. 2. B. da seta: lepidottero (Bombyx mori) della famiglia bombicidi, che sverna allo stato di uovo, da cui in primavera nasce la larva o baco propr. detto, di color bruno giallastro, che compie tre o quattro mute prima di fissarsi a un sostegno e tessere il bozzolo da cui si ricava la seta; in questo compie una nuova muta e si trasforma in crisalide; successivamente ne esce la farfalla che non si nutre e non vola, ma, avvenuto l’accoppiamento, depone in media 400-500 uova e muore dopo una vita di 10-15 giorni. Nell’uso, anche semplicem. baco, spec. al plur. in molte locuzioni, come per es.: porre, mettere i b., mettere il seme nel luogo adatto per l’incubazione; mandare i b. alla frasca (o al bosco), dove essi tessono il bozzolo; prov., quando l’anno vien bisesto, non por bachi e non far nesto. 3. In senso fig. (per traslato dal sign. più generico), magagna, difetto sia fisico che morale: è un ragazzo che pare tanto sano, ma ha anche lui il suo b.; o rodimento interno, tormento che nasce da dispiacere, rimorso, passione o aspirazione segreta, desiderio vano e sim. (cfr. tarlo, nel sign. fig.): ha il b. dell’invidia che lo rode; ci aveva in corpo quel b. del Senato (Fogazzaro); avere il b. con qualcuno, nutrire astio verso di lui. 4. In informatica, come adattamento dell’ingl. bug, difetto di programma applicativo, che può produrre inceppamenti del sistema informatico e perdita di dati; si ricerca e si elimina tramite il procedimento detto debugging: il programma ha un b. da correggere. B. del millennio, il baco che si temeva avrebbe bloccato tutti i computer del mondo al momento del passaggio dal 1999 al 2000, a causa di un supposto errore che avrebbe impedito la transizione da una numerazione all’altra. ◆ Dim. bachino, bacolino, bacherèllo; pegg. bacàccio.