assottigliare
v. tr. [der. di sottile] (io assottìglio, ecc.). – 1. Rendere sottile o più sottile: a. un ferro, un palo, ecc.; a. una falce, renderla tagliente; intr. pron., assottigliarsi, diventare più sottile. Estens., rendere o far apparire più magro, e, nell’intr. pron., farsi magro, più sottile: la malattia lo ha molto assottigliato; un abitino che le assottiglia la vita; ti si sono un po’ assottigliate le caviglie. 2. fig. a. Ridurre, scemare di quantità, di volume: a. le spese; le rendite si sono assottigliate. b. Riferito alle facoltà intellettuali, affinare, rendere più acuto, più perspicace: a. la mente, l’ingegno, il cervello; le tribolazioni aguzzano il cervello: e Renzo ... non s’era mai trovato nell’occasione d’assottigliar molto il suo (Manzoni). Nell’uso ant. anche rifl., assottigliarsi, assottigliare l’ingegno, impegnarsi con acutezza di mente in un’interpretazione e sim.: piglia Quel ch’io ti dicerò ... E intorno da esso t’assottiglia (Dante); Filocolo ... cominciasi a crucciare e a tignersi nel viso, e assottigliarsi se potesse il giuoco per maestria recuperare (Boccaccio).