assiderare
v. tr. e intr. [dal lat. mediev. assiderare, der. di sidus -dĕris «costellazione»; cfr. lat. sideratus «colpito dall’influsso maligno di un astro»] (io assìdero, ecc.; aus. essere). – Far intirizzire per il freddo, gelare: il ghiaccio ha assiderato tutte le piantine. Intr., intorpidire per il freddo intenso, esser colto da assideramento: mi sono io creduta questa notte, stando ignuda, assiderare (Boccaccio); com. spec. nell’intr. pron.: per poco non mi assideravo a star fermo lì fuori; gli si sono assiderati i piedi. ◆ Part. pass. assiderato, anche come agg., colpito da assideramento: morirono assiderati; fig., letter., torpido, inattivo: sì fatti ingegni si rimanevano inerti ed assiderati nel sonno universale d’Italia (Foscolo).