assenza
assènza s. f. [dal lat. absentia]. – 1. a. L’essere assente da un luogo in cui uno dovrebbe trovarsi o si trova abitualmente: a. dall’ufficio, dal lavoro, da una riunione; tornò dopo lunga a.; ha fatto parecchie a.; registro delle a., nelle scuole; in a. del sindaco, fa le sue veci l’assessore anziano; giustificare un’a., darne le ragioni (da parte di chi è stato assente) o accertarle e riconoscerle valide (da parte dell’insegnante, del preside, del datore di lavoro); a. ingiustificata, di alunni o di lavoratori. b. Di cose, mancanza: l’a. dei requisiti necessarî; a. di volontà; e in senso più concr.: gli anamnî sono i vertebrati caratterizzati dall’a. dell’amnio. 2. In diritto, situazione d’incertezza circa l’esistenza in vita di una persona, sanzionata, dopo almeno due anni dalla sua scomparsa, mediante sentenza del tribunale (dichiarazione di a.), sia a tutela del patrimonio della persona scomparsa sia nell’interesse dei presunti eredi. 3. In clinica neurologica, forma di epilessia che si manifesta con una improvvisa e fugace sospensione della coscienza, non accompagnata da fenomeni convulsivi ma, qualche volta, da atti automatici.