antiromanista
(anti-romanista), s. m. e f. e agg. Chi o che si contrappone ai tifosi e sostenitori della squadra di calcio della Roma. ◆ Applausi e richieste di autografi, bocche cucite in vista del derby. Prima del fuoriprogramma che ha rovinato il divertimento a [Francesco] Totti: tra il primo ed il secondo tempo vicino alla sala ospitalità della Lottomatica un tifoso, non certo romanista, gli si è avvicinato per sussurrargli un augurio poco gentile: «Domenica ti fai crociato e menisco». Lì per lì il consiglio è passato inosservato, poi Totti ci ha ripensato e c’è voluto tutto il buon senso di Giovanni Malagò per bloccarlo nei corridoi del Palazzo e fargli sbollire la rabbia. Dell’antiromanista doc, intanto, si erano perse le tracce. (V. Vecc., Corriere della sera, 4 novembre 2003, p. 54, Sport) • In passato le sue dichiarazioni erano state lette in chiave anti-romanista. «Quando parlo di doping amministrativo mi rivolgo a tutti i club che non sono in regola e non solo alla Roma del presidente [Franco] Sensi a cui auguro di risolvere al più presto tutti i problemi della sua società» [Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, intervistato da Guglielmo Buccheri]. (Stampa, 27 febbraio 2004, p. 2) • Lo stadio ritrova fiato solo quando ricorda all’arbitro la supposta infedeltà della signora Saccani impegnata a sfruttare l’assenza lavorativa del marito e quando ricorda poeticamente il passato laziale a [Giampiero] Pinzi che corre via dopo l’ennesima espulsione rimediata per la troppa foga antiromanista. (E. V., Repubblica, 3 dicembre 2007, Roma, p. IV).
Derivato dal s. m. e f. e agg. romanista con l’aggiunta del prefisso anti-.
Già attestato nella Repubblica del 12 ottobre 1990, p. 35, Sport (Vittorio Zambardino).