animula
anìmula s. f. [dal lat. animŭla, dim. di anĭma «anima»]. – 1. letter. Piccola anima delicata; con questo sign., è reminiscenza delle ultime parole (in forma di epigramma in dimetri giambici) attribuite all’imperatore Adriano morente: «Animula vagula, blandula, Hospes, comesque corporis, Quae nunc abibis in loca Pallidula, rigida, nudula Nec ut soles dabis iocos». Anche, talvolta, riferito a persona psicologicamente fragile e incerta: quell’a. che era Pietro Metastasio, con la sua schietta ma tenue vena di tenerezza graziosa e civettuola (B. Croce). 2. In archeologia, raffigurazione pittorica dell’anima di un defunto, in forma di piccolo idolo nudo e alato, frequente per es. nella ceramica attica.