andatura
s. f. [der. di andare]. – 1. a. Modo di andare; insieme di movimenti ritmici mediante cui l’uomo e gli animali si spostano e progrediscono sulla superficie del suolo. Con riferimento all’uomo (per il quale il termine tecnico corrispondente è deambulazione): avere un’a. calma, lenta, svelta, sciolta, pesante, affaticata; lo riconosco dall’andatura. In medicina, disturbi dell’a., modificazioni della deambulazione, per lesioni dell’apparato locomotore o del sistema nervoso: a. falciante, a. steppante (v. sotto i singoli agg.); a. da ubriaco, ad arti divaricati e a zig-zag, per lesioni cerebellari; a. a gallo, in cui gli arti vengono sollevati smisuratamente e proiettati in avanti, per tabe dorsale; a. dondolante o anserina, nelle miopatie. Con riferimento agli animali, e in partic. al cavallo (le cui andature caratteristiche sono il passo, il galoppo, il trotto e l’ambio), si distinguono: a. naturali, quando l’animale le esegue istintivamente, acquisite, con l’educazione, o per fatica o logoramento, artificiali, conseguenti a speciale addestramento, e inoltre a. diagonali, in cui gli arti si muovono diagonalmente a uno a uno o a due a due (come nel passo, nel galoppo e nel trotto), e a. laterali, in cui si muove prima un bipede laterale e poi l’altro (come nell’ambio). b. La disposizione delle orme di un animale impresse nel terreno umido o sulla neve, che rivela il modo di progredire e permette al cacciatore il riconoscimento della selvaggina e dei suoi predatori. c. Nel linguaggio sport., modo di correre di un ciclista, di un podista, di un mezzo meccanico, di un cavallo; nelle gare ippiche al trotto, si dice che un cavallo rompe l’a., quando passa al galoppo. Anche, ritmo generale e velocità che caratterizzano una data gara e l’azione di un singolo atleta: i corridori procedevano a forte a.; fare l’a., in gare ciclistiche, atletiche, motoristiche o ippiche, precedere gli altri corridori imponendo la velocità. d. Con riferimento a veicoli, e in partic. ad autovetture, anche nell’uso com.: procedere a forte a., tenere un’a. veloce, sostenuta, regolare. 2. a. Modo di navigare delle imbarcazioni a vela in relazione alla direzione del vento: a. in fil di ruota o in poppa, al gran largo o al giardinetto, a mezza nave o al traverso, di buon braccio, di bolina, secondo che il vento faccia con l’asse longitudinale della nave un angolo, rispettivamente, di circa 180°, 135°, 90°, 80°, 45°, a contare dalla prora verso poppa. b. Il livello di potenza sviluppato dall’apparato motore di una nave a propulsione meccanica: a. al minimo, adagio, mezza (forza), normale, tutta (forza): tali andature, corrispondenti a note velocità, vengono ordinate dalla plancia alla centrale di propulsione mediante il telegrafo di macchina. 3. fig., non com. Movimento, modo di procedere dello stile, del verso (più com. andamento): l’a. del periodo è lenta e impacciata.