Zòsimo di Panopoli. – Alchimista egiziano (fine III - inizi IV sec. d.C.). Registrato da alcune fonti come originario di Panopoli o di Tebe, mentre altre ne collocano il luogo di nascita ad Alessandria, a lui si devono alcuni tra i primi testi alchemici redatti in lingua greca. Autore di un ampio corpus di trattati dedicati agli aspetti più tecnici della materia, quali Degli apparecchi e delle fornaci di Zosimo di Panopoli (Venezia, Biblioteca Marciana, gr. 299), tra i suoi scritti più noti vanno citati un manuale di chimica in ventotto volumi, i cinque trattati (Sull’arte di fare la birra, in cui ricostruisce la storia di questa bevanda riportandone una delle prime ricette conosciute; Ricetta per la tintura del rame scritta sotto il regno di Filippo; Ricetta per fare del ferro; Ricetta per fare cristalli; Sul modo per lavare la giallamina) pubblicati da C.G. Gruner nel 1814 sotto il titolo di Zosimi Panopolitani de Zithorum confectione fragmentum, oltre che il testo Visioni e risvegli, tradotto in italiano nel 1988 a cura di A. Tonelli.