ZAMOYSKI (anche Zamojski)
Nobile famiglia polacca, che trae il proprio nome da quello della città di Zamośće che discende dalla famiglia dei Sarjusz (Sarius). Acquistò grande notorietà e accumulò grandi ricchezze quasi unicamente per opera del cancelliere Jan Zamoyski (v.). Tomasz Z. (1594-1638), figlio di Jan e della sua quarta moglie Barbara Tarnowska, ebbe un'educazione accuratissima, visitò nel 1615 i principali paesi dell'Europa occidentale e, ritornato in Polonia, si distinse in diverse campagne contro i Tatari. Fu nominato vicecancelliere nel 1628 e cancelliere nel 1635. Non ebbe il talento del padre, ma tuttavia godette di un grande prestigio presso i contemporanei. Continuò a proteggere l'accademia fondata dal padre, che però dopo la sua morte cominciò a decadere. Con suo figlio Jan, morto nel 1665, primo marito di Maria Casimira d'Arquien, futura moglie del re Sobieski, si estinse la linea diretta della famiglia.
Fra gli Z. della linea laterale emerge la nobile figura di Jgdrzej (Andrea), nato nel 1716 a Bieżuń nel voivodato di Płock, morto a Zamośćil 10 febbraio 1792. Nominato cancelliere nel 1764, diede le sue dimissioni tre anni dopo, non volendo sottostare alle continue imposizioni del governo russo. Cercò, uno dei primi fra i magnati polacchi, di rimediare ai danni che derivavano alla Polonia dalla sua struttura sociale e giuridica: sia con l'introduzione di sagge riforme (concessione della libertà personale ai contadini, abolizione delle prestazioni d'opera, promovimento dell'artigianato, ecc.) nei suoi vasti possedimenti, sia dirigendo, per incarico della dieta, la commissione codificatrice, e compilando, con l'aiuto di collaboratori volonterosi (fra i quali va rilevato J. Wybicki), il nuovo codice civile e penale Zbiór prawsàdowych (Raccolta di leggi giudiziarie, 1778), che però, sebbene cauto nelle innovazioni, non ottenne il benestare dell'ambasciatore russo e fu respinto dalla Dieta del 1780. Andrea Z. si è acquistato anche grandi meriti nella storia della cultura polacca per l'influenza che ebbe su St. Staszyc. Suo nipote, Andrzej (Andrea), nato nel 1800, morto a Cracovia nel 1874, partecipò alla direzione politica della rivoluzione del 1830, prima come ministro dell'Interno e poi per l'incarico che gli fu conferito di ottenere a Vienna l'intervento dell'Austria in favore della Polonia. Continuò poi a svolgere, in patria, opera efficace nel campo agrario, ma venuto in urto con Alessandro Wielopolski fu esiliato dalla Polonia russa. Il fratello di Andrzei, Władisław (1803-68), fu nel 1831 aiutante del dittatore Chlopicki. Emigrato in Francia, vi ebbe una parte preponderante nella politica conservativa dell'"Hôtel Lambert" (v. A. Czartoryski). Negli anni 1854-1856 comandava, nell'esercito turco, una divisione di cosacchi. Suo figlio Władysław (1853-1924) donò i suoi beni allo stato polacco e istituì la "Fondazione di Kórnik" (presso Poznań), con una ricchissima biblioteca (più di 100.000 volumi, numerose rare stampe polacche) e un museo. Maurycy (nato nel 1871), possessore attuale del fedecommesso della famiglia, deputato della prima Duma russa, fu nominato nel 1919 ambasciatore a Parigi e nel 1924 ministro degli Affari esteri.
La "Biblioteca Zamojski" di Varsavia conserva il ricco archivio della famiglia.