Poeta tedesco (Darmstadt 1869 - Auckland, Nuova Zelanda, 1948). Di famiglia ebrea altolocata, studiò germanistica a Berlino, Lipsia e Giessen. Entrato in contatto con Stefan George, divenne suo primo collaboratore nella redazione della rivista Blätter für die Kunst (1893-1919), organo d'un nobile sentire etico ancor prima che estetico. Animatore della vita culturale di Monaco nei primi due decennî del secolo, nel 1933 emigrò prima in Svizzera poi in Italia e di qui, nel 1938, in Nuova Zelanda, dove morì in povertà e quasi completamente cieco. Legato alla doppia tradizione culturale giudaica e tedesca, non rifugge dal mondo al pari di George ma vi s'inserisce ad annunciare quasi messianicamente un ruolo storico, che l'epoca presente sembra oscurare ma non potrà scalfire. Su questa linea e progressivamente: Gesammelte Dichtungen (1903); Sanctus, Orpheus (1909); Der Umkreis (1927); Die Stimme spricht (1934); An die Deutschen (1947); Hiob oder Die vier Spiegel (post., 1950); Sang aus dem Exil (post., 1950).