Ryder, Winona
Nome d'arte di Winona Laura Horowitz, attrice cinematografica statunitense, nata a Winona (Minnesota) il 29 ottobre 1971. Spinta da una vocazione risalente ai primi anni dell'adolescenza, la R. ha saputo calarsi nei diversi ruoli affrontati con notevole disinvoltura e sicurezza quasi sempre lasciando emergere un intenso coinvolgimento emotivo, e in alcuni casi facendo anche trapelare un'indefinibile ambiguità, accentuata dal contrasto tra i grandi occhi scuri e il naturale pallore del viso.
Figlia di Michael Horowitz, uno dei principali esponenti della beat generation, dall'età di sette anni ha vissuto con la famiglia in una comunità rurale hippy nel Nord della California. Trasferitasi nel 1981 a Petaluma nei pressi di San Francisco, si è iscritta all'American Conservatory Theater per studiare recitazione ed è stata notata dal regista David Seltzer, con cui ha debuttato sul grande schermo nel 1986 in Lucas. Successivamente è stata un'adolescente tormentata e tenebrosa nei film di Tim Burton Beetlejuice (1988; Beetlejuice ‒ Spiritello porcello) ed Edward scissorhands (1990; Edward mani di forbice), come anche in Heathers (1989; Schegge di follia) di Michael Lehmann, e alla ricerca di una propria identità in Mermaids (1990; Sirene) di Richard Benjamin, sino a trasformarsi in una figura sospesa tra bisogno di normalità e affermazione in Reality bites (1994; Giovani, carini e disoccupati) di Ben Stiller. Si è anche distinta nel prendere parte a film in costume: è stata la romantica e affascinante Mina in Bram Stoker's Dracula (1992; Dracula di Bram Stoker) di Francis Ford Coppola; la dolce e timorata May Welland in The age of innocence (1993; L'età dell'innocenza) di Martin Scorsese, ruolo per il quale ha ottenuto la nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista, e la volitiva Jo March in Little women (1994; Piccole donne) di Gillian Armstrong, nomination all'Oscar come migliore attrice protagonista.
Lo spessore recitativo della R. è riuscito a emergere gradualmente grazie all'interpretazione di una serie di figure di donne che celano una complessità latente, una sorda inquietudine e un lacerante travaglio, come in The crucible (1996; La seduzione del male) di Nicholas Hytner, storia di caccia alle streghe ambientata nel Seicento; nel fantascientifico Alien: resurrection (1997; Alien ‒ La clonazione) di Jean-Pierre Jeunet, nella parte della cyborg Analee Call, nel ruolo di Nola in Celebrity (1998) di Woody Allen; e soprattutto in quello di una giovane problematica in Girl, interrupted (1999; Ragazze interrotte) di James Mangold, e di un'ex indemoniata in Lost souls (2000; Lost souls ‒ La profezia), esordio nella regia di Janusz Kaminski. Dopo essere stata protagonista del melodrammatico Autumn in New York (2000) di Joan Chen, ha partecipato al film di Andrew Niccol, S1mOne (2002), impersonando una star viziata e capricciosa.
D. Thompson, Winona Ryder, Dallas 1996.