POLENZ, Wilhelm von
Romanziere tedesco, nato a Oberkunewalde il 14 gennaio 1861, morto a Breslavia il 13 novembre 1903. Trascorse gran parte dell'esistenza nel castello avito e nella tenuta di Lauba, che egli stesso aveva acquistata. S'iniziò all'arte dello scrittore nell'epoca del movimento naturalista, a cui partecipò con drammi e con due romanzi: Sühne (1890) e Die Versuchung (1891). Più tardi il suo attaccamento alla terra lo portò verso la "Heimatdichtung", di cui fu uno dei primi interpreti con una serie di romanzi, che, pur senza una fisionomia bene distinta, hanno una loro onesta serietà d'impegno.
I migliori sono i due primi: Der Büttnerbauer (1893) e Der Pfarrer von Breitendorf (1895); e fra i seguenti: Der Grabenhäger (1897); Thekla Lüdekind (1899); e, specialmente, Der Wurzellocker (1902).
Opere: Gesammelte Werke, a cura di A. Bartels, voll. 10, Stoccarda 1909-11.
Bibl.: H. Ilgenstein, W. v. P., Berlino 1904; A. Bartels, W. v. P., Dresda 1909; O. Floeck, Skizzen nd Studienköpfe, Innsbruck 1918; W. Tholen, W. von P., Colonia 1924.